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Irlanda - Dublino

Una delle scelte più opportune e formative del proprio percorso professionale, a parere delle partecipanti, è stata quella di impiegare una parte del proprio tempo libero estivo nel corso Erasmus+ proposto dall’Istituto. Dal 23 al 28 luglio 2018, infatti, le docenti Arianna Bellucci, Annarita Pasqualini e Loretta Luminari, della scuola secondaria e dell’infanzia, hanno frequentato il corso “Tablets and smartphones: using mobiles devices as educational tools” presso la ULearn School di Dublino.

Il corso è stato ideato per insegnanti interessati ad integrare didattica e nuove tecnologie in maniera intelligente all’interno dell’ambiente scolastico. Durante la formazione, ai partecipanti sono state fornite indicazioni su come utilizzare i moderni dispositivi tecnologici, quali i tablet o gli smartphone, nelle loro lezioni. Lavorando individualmente e in piccoli gruppi per svolgere compiti pratici, gli insegnanti sono stati introdotti dal formatore Lorenzo Gaspari, che per tutta la settimana ha interagito unicamente in lingua inglese, ad utilizzare software, piattaforme e app come Youtube, Edmodo, Edpuzzle, One Note, GSuite, Trello e altro. Una parte del corso è stata incentrata sulla sperimentazione di modalità di apprendimento attraverso giochi e quiz per dispositivi mobili, altamente motivanti per gli studenti ed efficaci per gli insegnanti. Al termine del training formativo, ai docenti è stata fornita una panoramica esaustiva sugli strumenti TIC da selezionare sulla base del proprio stile di insegnamento, della disciplina insegnata e dell’ordine di scuola di appartenenza.

Aspetto non trascurabile, inoltre, è stato l’accrescimento delle competenze di inglese, visto che la formazione è stata condotta in questa lingua: gli insegnanti hanno potuto fare pratica e migliorare le loro conoscenze, soprattutto per quanto riguarda il lessico professionale e tecnologico. In generale, oltre a quelle digitali e linguistiche, sono state sviluppate maggiori competenze organizzative e relazionali. La classe infatti era formata da docenti di diversi ordini di scuola provenienti dalla Spagna (la gran parte), dalla Grecia, dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca e dalla Germania: nonostante i momenti di condivisione delle esperienze non siano stati numerosi, a causa della “densità” delle lezioni concentrate necessariamente in un tempo relativamente ristretto rispetto alla mole delle informazioni da acquisire, ugualmente si sono potute percepire le difficoltà - e allo stesso tempo, in molti casi, il desiderio - a introdurre le tecnologie digitali a lezione. In alcune scuole è più semplice, in altre la scarsità dei mezzi a disposizione non lo rende agevole. Davvero in Europa, con le fisiologiche eccezioni, dobbiamo ancora fare molta strada in questo senso.

Il corso si è svolto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14,00 con un breve coffee break a metà mattinata. Nel tempo libero le insegnanti hanno anche potuto partecipare ad attività culturali organizzate dalla ULearn School, come la visita guidata di Dublino in lingua inglese o il viaggio a Belfast e a Giant’s Causeway. Hanno inoltre visitato autonomamente i luoghi più conosciuti di Dublino: St. Patrick’s Cathedral, St. Stephen’s Green, Trinity College, Dublin Castel e la storica fabbrica della birra Guinness.

Dublino è una città dai molti volti: squarci di strade ed edifici che sembrano set di un film di Ken Loach accanto ad un passato quasi di “colonia” a due passi dalla Gran Bretagna e allo scintillio della vita notturna per turisti e autoctoni nei numerosissimi pub. Nonostante la crisi si sia fatta sentire, i nuovi quartieri con il Convention Centre Dublin, il Samuel Beckett Bridge di Calatrava e il James Joyce Bridge stanno a testimoniare il suo desiderio di continuare ad essere città di tendenza e approdo per i giovani di mezza Europa.

Queste esperienze dovrebbero essere patrimonio di ogni insegnante per lo slancio che sanno offrire, per la scoperta di nuovi orizzonti e mentalità, per l’opportunità di potersi immergere in paesaggi molto particolari per noi “Europei del sud”: insomma, per rimettersi in gioco in qualsiasi momento della carriera professionale.

 


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